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Presentazione

 

 

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Ancora una volta è tempo di bilanci! L'occasione della ricorrenza del quindicennale ci costringe ancora una volta a guardarci indietro per vedere quanta strada è stata percorsa, ed ancora una volta dobbiamo prendere atto che non ne abbiamo fatta poca!
 

Nel 2002, in occasione del decennale l'Associazione culturale Musei Formentini della vita rurale ha pubblicato un volume nel quale l'autore illustrò l'attività fin lì svolta, presentava al grande pubblico la sede museale, i collaboratori ed i soci donatori, raccontava la vita del Museo, le manifestazioni popolari, le mostre, i mercatini dell'usato ecc.
A cinque anni da quell'occasione lo stesso autore propone questo volume che illustra il Museo nel suo contenuto, diventandone di fatto una Guida illustrata.
 

Si tratta di un'opera dimensionalmente importante resa possibile anche dal materiale raccolto dall'amico Aurelio Pantanali che ospita uno spazio web all'interno del sito dell'Associazione che lui presiede, il "Circolo Navarca".
Questi ultimi anni sono stati dedicati ancora alla raccolta dei reperti, che sono aumentati moltissimo di numero e qualità grazie a generose donazioni, alla loro schedatura che è stata rinnovata e completata con l'aggiunta di immagini digitali dei singoli reperti.
Naturalmente il Museo è stato ancora sede di manifestazioni, dalla tradizionale Fiera di San Carlo e dall'annuale Festa delle Meridiane, eventi che richiamano un numerosissimo pubblico, alle presentazioni di libri o di mostre di pittura.


Recentemente il Museo è stato inserito nella rete regionale dei musei organizzata dall'Assessorato al Turismo del Friuli Venezia Giulia che esporta il prodotto turistico-culturale in tutta Europa ed offre al turista, per mezzo di importanti strumenti, l'opportunità di fruire del ricco patrimonio presente nella nostra Regione.
Alle tradizionali attività che animano da sempre la vita del Museo, in questi ultimi anni se ne è aggiunta una nuova: quella della pubblicazione di volumi dedicati alle raccolte presenti nel Museo di Aiello, alla storia locale ed a quelle persone che hanno lasciato un personale segno in questa storia.
 

Esprimo ancora una volta il mio sentito ringraziamento a tutti coloro che con impegno e dedizione consentono all'Associazione ed al Museo di progredire raggiungendo così lusinghieri risultati.
 

Michele Formentini

Presidente dell'Associazione Culturale

 

 

 

 

 

Prefazione
 

Da quando il Museo della Civiltà Contadina del Friuli Imperiale di Aiello del Friuli ha visto la luce, sono oramai trascorsi quindici anni, anni intensi, di lavoro incessante e appassionante.
Di questi lunghi anni molti li ho trascorsi anche io nella gestione della raccolta che è andata, giorno dopo giorno, aumentando per arrivare a quella che oggi si può definire senza ombra di dubbio la più vasta raccolta privata della regione nel settore etnografico.
 

Se ripercorro però con la mente questo lungo tempo dedicato al Museo, devo confessare che mi pare iniziato ieri, il tempo è volato nella rincorsa continua alla ricerca di eventi e manifestazioni da sottoporre ad un pubblico sempre più vasto, nella catalogazione dei reperti che in un susseguirsi inarrestabile sono giunti nella sede di Aiello sotto forma di acquisizioni, donazioni e prestiti.
Non nego che la spinta a continuare il nostro lavoro con impegno e dedizione arriva a tutti noi soprattutto con le manifestazioni di apprezzamento che da innumerevoli parti giungono continue.
 

Il quindicesimo anniversario del Museo rappresenta un traguardo di tutto rispetto e merita di essere ricordato con questa pubblicazione che illustra in maniera sistematica l'insieme delle singole raccolte contenute nello spazio museale; è un modo per rendere pubblico quanto fatto in questi anni e per consentire al visitatore di portare a casa "un po' del Museo", il ricordo di un luogo che descrive la vita dei nostri avi, più semplice ed al tempo stesso più difficile del nostro quotidiano, senza la quale però non potremmo apprezzare il progresso avvenuto negli ultimi decenni.
 

Questo anniversario ci consente di mettere il punto a quanto fatto fin qui, ma ci ricorda anche che il lavoro non è finito, che tanti aspetti della vita passata devono ancora essere studiati e raccolti, affinché le nuove generazioni possano godere di una visione sempre più dettagliata e completa di come si viveva nei secoli passati.
Del resto è proprio questo lo scopo che il Museo si propone, quello di testimoniare quel passato che rischia di essere dimenticato: non è importante quello che abbiamo fatto, è importante il risultato che abbiamo raggiunto.
 

Mauro Nocchieri

 

 

 

 

 

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