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Prefazione

 

 

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Il giogo è strumento antichissimo, usato fin da quando l'uomo riuscì ad addomesticare i buoi per aiutarlo a lavorare la terra.

La collezione del Museo, che ha catalogato, alla data della presente pubblicazione, ventinove esemplari, tutti trovati nell'ambito del Friuli Orientale e datati dal 1700 al 1900, comprende quindi la storia dell'attrezzo negli ultimi tre secoli.


Non vi sono stati, come si vedrà, grandi mutamenti, ed essendo ormai terminato quasi completamente l'uso dei buoi per la lavorazione della terra, nel nostro territorio, si può mettere un punto fermo e definitivo sull'uso del giogo.
La diffusione del trattore, dopo la seconda guerra mondiale, anche nelle piccole aziende a conduzione familiare, ha ridotto drasticamente l'uso degli animali.
 

L'allevamento bovino da lavoro si è trasformato in quello da carne o da latte, ed è stato abbandonato da gran parte degli agricoltori, salvo quelli che si sono dati all'allevamento in forma specializzata.
In copertina abbiamo riprodotto una stampa del 1700, con due buoi aggiogati che trainano un aratro. Quest'ultimo viene sempre preceduto da un carrello a due ruote. Si vede con chiarezza il doppio giogo appoggiato sul collo degli animali.
 

Vi proponiamo quindi, nel capitolo 2, le schede con le relative foto, che daranno all'attento lettore ed allo studioso, preziose informazioni in merito.

IL PRESIDENTE
Avv. Michele Formentini

                                

 

Fotografia della vista del complesso "C" del Museo di Aiello.

 

Vista del complesso "C" del Museo di Aiello.

 

 

 

Indice

 

Indice.....................................

Prefazione..............................

Cap.1 - I gioghi......................

Cap.2 - La collezione.............

Bibliografia.............................

Opere dello stesso autore.......

Pag.2

Pag.3

Pag.4

Pag.11

Pag.42

Pag.43

 

 

 

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