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 Prefazione 
 
 
		
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		Tra le varie "collezioni" del Museo, 
		certamente la più completa e numerosa è quella degli aratri artigianali 
		dal 1500 al 1918, che con i carrelli superano le cento unità. Per esporli è stata approntata una grande sala al primo piano, usufruendo di un ex fienile, con ingresso dalla stalla del 1900 che fungerà , anche nella parte finale, da sala proiezioni, con cinquanta posti a sedere, essendo gli aratri appesi alle pareti laterali. 
		La superficie espositiva del Museo risulta così 
		ampliata di circa seicento metri quadri, che si aggiungono agli attuali 
		novemila, già visitabili. 
		La presente monografìa consiste in una breve 
		storia dell'aratro, con una nutrita iconografia ottocentesca, prima 
		dell'avvento della fotografia, dove valenti disegnatori illustravano le 
		enciclopedie dell'epoca, soprattutto quelle fondamentali tedesche ed 
		austriache, che presentavano le ultime novità della tecnica nel settore 
		agricolo. Nel primo capitolo, soprattutto per gli scolari delle scuole elementari che, numerosi visitano il Museo, vi è una descrizione storica della lavorazione della terra, operazione necessaria per seminare, dell'attrezzo, nonché dei suoi componenti e varianti. 
 
		Seguono le schede di ciascun aratro e carrello, 
		con le relative fotografie ed i dati tecnici, nonché la provenienza, 
		dovuta a generose donazioni di aziende agricole, site nel territorio 
		dell'ex Contea di Gorizia e Gradisca. 
 L'autore 
 
		 
 - Zappatore medioevale - 
 
 
 Indice 
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 | Prefazione.................................................................... Cap.1 - L'aratro nella storia e nell'uso quotidiano.......... Cap.2 - L'aratro nella Contea di Gorizia e Gradisca...... Cap.3 - L'iconografia antica......................................... Cap.4 - Gli accessori - carrelli...................................... Cap.5 - La Collezione del Museo alla data del 30.09.08......................................................... Bibliografia................................................................... Opere dello stesso autore............................................. | Pag.3 Pag.4 Pag.12 Pag.16 Pag.22 
 Pag.24 Pag.169 Pag.170 | 
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