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Prefazione alla seconda edizione

 

 

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Dopo dodici anni dalla prima edizione, stante l’aumento dei reperti e di nuove notizie storiche ed altre curiosità abbiamo deciso di pubblicare la seconda edizione di questa pubblicazione sulle macchine da cucire della nostra collezione.

Il numero degli esemplari acquisiti per acquisti e donazioni è raddoppiato ed esposto ora nella sala dei “lavori femminili”, nonché nei settori del Museo dove venivano usate: la “sarta”, la “tessitura”, il “materassaio”, il “cappellaio”, ed il “calzolaio”. Di questo oggetto sono sorti diversi collezionisti ed alcuni privati hanno anche realizzato, in Italia ed all’estero, dei musei.

La nostra modesta collezione di 23 esemplari, riguardano quelle macchine che venivano usate nelle famiglie contadine o ditte artigianali della ex Contea di Gorizia e Gradisca dalle origini al 1918, tempo in cui il nostro Museo ha scelto di raccogliere i reperti per documentare la vita rurale del Friuli Imperiale.

Abbiamo chiesto alla nostra socia Maria Vittoria Mattiroli, che fu autrice della prima edizione, di occuparsi anche della seconda, cosa che ha accettato volentieri.

Quest’opera ha anche un carattere didattico poiché ha un corposo capitolo dedicato alla storia della macchina ed al suo funzionamento pratico, perfezionato con i progressi della tecnica ed è dedicato soprattutto alle laboriose donne friulane.


 

IL PRESIDENTE

Avv. Michele Formentini

 

 

 

 

Prefazione alla prima edizione

 

 

L'uso della macchina da cucire è relativamente recente, ed è dovuto al sorgere delle prime industrie. Fino all'ottocento le nostre donne cucivano e ricamavano a mano, come testimoniato dalla mostra permanente dei lavori femminili, ai quali abbiamo dedicato ampio spazio, grazie alla raccolta della senatrice Vera Squarcialupi che ci ha concesso di esporli.
 

Tuttavia il nostro Museo ha ricevuto in dono diversi esemplari delle prime macchine, di varie marche, utilizzate dalle sarte e poi diffusesi rapidamente nelle famiglie per la loro praticità ed aiuto ai lavori femminili.
Ma anche in agricoltura venivano usate per chiudere i sacchi di frumento ed altre derrate, ovviamente erano diverse e più grandi di quelle casalinghe.


Sepppure sparse nei vari settori del Museo, si possono ammirare esemplari dell'ottocento e dei primi anni del novecento.
Ci siamo fermati al 1918, come per gli altri oggetti esposti, per l'intendimento del Museo di far conoscere il passato. Abbiamo pregato Maria Vittoria Mattiroli, membro del nostro Consiglio Direttivo, di realizzare questa monografia, tipicamente femminile, ringraziandola per questa sua fatica.
 

 

Il Presidente

Avv. Michele Formentini

 

 

 

 

 

 

Indice

 

Prefazione alla seconda edizione....................................................................
Prefazione alla prima edizione........................................................................

Introduzione...................................................................................................

Breve storia della macchina e della sua evoluzione.......................................

Come è fatta la macchina pere cucire.............................................................

Singer (U.S.A.).............................................................................................
Salmoiraghi (Italia).........................................................................................

Necchi (Italia)................................................................................................

Vigorelli (Italia)..............................................................................................

Pfaff (Germania)............................................................................................

Husqvama Viking (Svezia).............................................................................

Brother (Giappone).......................................................................................

Rast & Gasser (Austria)................................................................................

La collezione del Museo................................................................................

Opere dello stesso autore...............................................................................

Pag. 3

Pag. 4

Pag. 5

Pag. 6

Pag. 12

Pag. 19

Pag. 24

Pag. 25

Pag. 31

Pag. 32

Pag. 34

Pag. 36

Pag. 37

Pag. 42

Pag. 67

 

 

 

 

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